Sabato 17 novembre ore 17.30 verrà inaugurata a Palazzo Martinengo in Via Musei 30 Brescia, la 21a mostra dedicata agli artisti bresciani scomparsi. L’esposizione, curata dalla Fondazione Dolci con il sostegno di CRE.LO-VE, sarà aperta fino a domenica 9 dicembre 2018.

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Gabriele Saleri, pittore di prestigio

Quest’anno la 21a manifestazione è dedicata a Gabriele Saleri, di quei “sei” il più giovane dopo di me e spero che la mia, ammesso che la editino, sia il più tardi possibile. Chi era Gabriele Saleri? Semplice, anzi, molto semplice. Avete mai sentito che esistano pittori completi, per i quali il soggetto non è un problema perché nel loro pennello, ma ancora di più nella loro testa, c’è la capacità di risolvere “pittoricamente” tutto? Bene, osservate le opere di Saleri e sarete sazi. Questa monografia ve ne darà modo.

Lo guardavo dipingere con grande osservazione e sicuramente gli ho rubato qualcosa, come del resto agli altri “vecchi”, ma, mentre alcuni spadaccinavano, Gabriele riempiva la tela con fertile pensiero. Pittori come lui ne nascono davvero pochi e Brescia ne deve essere orgogliosa e porgli un grazie.

Contrariamente a come appariva, cappotto, giacca e cravatta, cappello e scarpe lucide sempre, amava fare giochi di prestigio, i miei figli lo chiamavano “il mago Saleri”, e spesso raccontava barzellette smentendo il personaggio che si aveva davanti.

A volte pensai che avesse un trucco anche per dipingere, e il trucco in effetti c’era, bastava solo saperlo trasmettere nei pennelli.

Grazie “Lino” per averci dato tanto, e sicuramente ne saranno felici, oltre ai nostri amici già citati, anche Martino Dolci, Giacomo Bergomi, Cesarino Monti, Eligio Agriconi, Paolo Bignotti, Tita e Giuseppe Mozzoni, Vittorio Piotti, Silvestro Cappa, Dino Decca, Matteo Pedrali, Edgardo Beccalossi, Gabriel Gatti, Luciano Spiazzi, Giuseppe Merigo e tutti quelli con cui abbiamo condiviso un po’ di vita, ma anche quelli che amano davvero la buona pittura, non quelli che credono solo di sapere. Con grande stima, amicizia e un abbraccio sincero.

Eugenio Busi
PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE DOLCI