Per la prima volta dal 2008, l’anno della crisi finanziaria e del crac di Lehman Brothers, la Federal reserve — la banca centrale degli Stati Uniti — da martedì a giovedì ha iniettato sui mercati oltre 200 miliardi di dollari di liquidità in tre distinti interventi
Una scia preoccupante di proclami mai realizzati, piccoli crac e scommesse perse dietro i potenziali acquirenti, accreditati dal gruppo americano. Il manager di 71 anni e l’ingegnere di 72 alla guida della «start up»
La filiale italiana dell’imbottigliatore del gruppo di Atlanta ha siglato un accordo preliminare con il fondo d’investimento IdeA Taste of Italy che controlla il produttore piemontese. L’operazione completa il portafoglio di bevande sul mercato nazionale con un marchio premium.
È stata drastica la contrazione ad agosto per Fiat Chrysler la cui quota di mercato nell’Ue a 28 in otto mesi è scesa al 5% dal 5,7% di inizio anno. D’altra parte la casa di Torino sconta l’attesa per l’arrivo dei nuovi modelli. Ma cali a due cifre sono stati registrati anche da Nissan e Renault, rispettivamente meno 47,3% e meno 23,6%.
La Federal Reserve vara la seconda sforbiciata dell’anno, dopo quella di fine luglio, portando il costo del denaro alla fascia 1,75-2%. La decisione è stata però contrastata: sette consiglieri favorevoli e tre contrari, due perché avrebbero preferito mantenere i tassi invariati e uno, James Bullard, perché avrebbe voluto una riduzione di mezzo punto